2 novembre 2015

La Biblioteca di Godzilla: Prendi e scopri

Se mi conoscete un po' lo sapete, io amo i libri. 

Amo anche il Kindle per ovvie ragioni di spazio e perché per ora mi impedisce di arrivare a quel punto di non ritorno che coincide col momento in cui mia madre vorrebbe chiamare Sepolti in casa, ma sento comunque forte il fascino della carta stampata. E questa cosa è passata lungo il cordone ombelicale ed è rimasta appiccicata a mia figlia, che ha una sua libreria personale, e quando le dici che le leggi l'ultimo libro, ti porta il dizionario.

Quindi inauguriamo una piccola sezione di consigli, review, recensioni di libri per bambini. Casomai vi aiutasse.

Il libro di oggi è uno dei preferiti del momento, si chiama Prendi e scopri (ed. Fatatrac)


Girando le solide pagine di cartoncino ben spesso, il bambino trova una forma da prendere, e da rimettere nello spazio apposito nella pagina successiva. Le forme assumono significati diversi in base al contesto in cui le si inserisce (ad esempio, un quadrato rosso si "rompe" in due triangoli uguali, che nella pagina successiva diventano i tetti di due casette). Una volta arrivati alla fine, il bambino rifà il libro al contrario, rimettendo le fustelle nella prima pagina (ed è divertente sia in un senso che nell'altro). Un libro bellissimo che libera la fantasia.

16 ottobre 2015

A trip down memory lane: Il manuale di Nonna Papera

Ehi, voi! Sì, proprio voi! 

Ce l'avevate questo? 


Proprio lui, il manuale di Nonna Papera. 

Lo so che ce l'avevate. Non mentite.

Sono anni ed anni che la mia copia originale è dispersa chissà dove nei meandri della casa delle bambole (casa di mia madre).

EBBENE.

Per mia grande, spropositata, abnorme letizia, è appena stato ripubblicato. Identico, così com'era. 

Ne ho agguantata una copia tuffandomi nello scatolone alla Giunti prima ancora che potessero tirarli fuori. Un tuffo nel passato. All'improvviso ho di nuovo 8 anni, ho una frangetta improbabile e la mia alimentazione consiste principalmente di prodotti Mulino Bianco (ah, i bei tempi in cui non gliene fregava una beneamata a nessuno dell'olio di palma!)

E niente, ve lo volevo dire e ve l'ho detto

22 settembre 2015

Menù capricciosi: polpette di melanzane

Poche cose in questa casa riscuotono lo stesso successo delle polpette. Elenchiamole: 

Peppa pig
Paw patrol ('GNOLINI!" MAMY, 'GNOLINI!")
Il gatto (a tratti)
I pirati (specialmente quelli nel mar dei sargassi che hanno una zattera fatta di assi)
I dinosauri
Aprire la porta del bagno mentre mamma è sul wc (presto disciplina olimpica)

Insomma, cose così. 

Nemmeno la pizza è così gradita. Giuro. Quindi qui si mangia ogni variazione delle polpette.

Questa ricetta proviene in origine da un libro di ricette Bimby ma ho apportato vari cambiamenti: eliminato aglio, calate uova, aggiunta ricotta, il pecorino è diventato parmigiano, aumentate melanzane. Punto a farla diventare una ricetta vegana ma ci vorranno varie prove, eventualmente la ripubblicherò.

L'interno resta abbastanza morbido.

Oggi per noi (quindi anche per voi): 

Polpette di melanzane



Ingredienti:
1 bella melanzana (circa 300g)
150g+50g di pangrattato
100g di parmigiano
100g di ricotta (circa)
1 uovo
q.b. Prezzemolo
q.b. Olio extravergine di oliva
q.b. Carota e cipolla


Io le faccio col bimby ma nulla vi vieta di farle con una pentola ed un frullatore. 

Scaldare un goccino d'olio in padella, e aggiungere carota e cipolla tritate fine fine.
Fare insaporire per qualche minuto. 
Aggiungere le melanzane tagliate a dadini, e un pizzico di sale. 

Cucinare le melanzane per una decina di minuti. 

Quando sono cotte (e spappolose), metterle in un frullatore con i 150g di pangrattato, il parmigiano, l'uovo, la ricotta, il prezzemolo tritato. 

Frullare. 

Viene un impasto appiccicosetto. Con due cucchiaini da té, prendere l'impasto e fare delle pallette, come se faceste delle quenelle, Come, cosa sono le quenelle? Chiedetelo a google, chiedetelo! No dai, scherzavo.



Sono queste, si fanno con due cucchiai, ma invece che dal lato lungo, io maneggio l'impasto dal lato corto, affinché vengano tondine e non ovali, poi, così come sono, le butto nel pangrattato, le copro e solo dopo le appalletto tra le mani.

Insomma faccio 'ste pallette e le metto in forno a 180°C per venti minuti. 

Per comodità io le metto in una teglia da mini muffin, mi piace perché è ordinato e in cottura collassano un po' e sembrano dei funghetti! 

5 agosto 2015

Menù capricciosi: Gnocchi di ceci



Pepperepè! 

Torniamo con una ricettina.

In questa casa gli gnocchi sono apprezzati, i ceci non tanto, ma l'unione delle due cose, gli gnocchi di ceci, sono apprezzatissimi!

Gnocchi di ceci


Ingredienti:
400g di ceci sgocciolati,
150g di farina 0,
sale qb,
acqua (opzionale)
e il condimento che preferite!

Io uso il bimby ma un frullatore qualsiasi va bene.
Frullare i ceci col sale, poi aggiungere la farina e frullare ancora un po'. Io aggiungo anche un po' d'acqua per una consistenza migliore quando devo lavorare l'impasto. Due/tre cucchiai da tavola, non ne serve molta, ma vado ad occhio.

Per chi ha il bimby: dopo aver frullato faccio andare 2/3 minuti modalità spiga, l'impasto guadagna molto in malleabilità rispetto a quando non lo faccio.

Versare il composto sul piano di lavoro, lavorarlo con le mani a forma di palla e poi in salsicciotti. Tagliare i salsicciotti a tocchetti.

Far riposare per un'ora su un telo leggermente infarinato.

Cucinarli in acqua bollente salata, e tirarli su con la schiumarola quando affiorano, come gli gnocchi di patate.

Condire secondo i vostri gusti, e voilà!

28 aprile 2015

Menù capricciosi: sformatini di ceci e spinaci

Ma che succede? Due post in due giorni consecutivi? Avrà la febbra? La lebbra? No, amichi. Io attraverso delle fasi di improvviso YEAHHHH seguite da mesi di NONONO. Sostanzialmente, ciclotimia da blog. Ogni tanto mi ringalluzzisco e torno, poi mi riperdo in altre millemila cose.

Per i post delle ricette della gnoma, ci sono comunque dei caveat.

In primis, essa si nutre principalmente al nido. Spuntino, pranzo, merenda si svolgono in questo particolare habitat, con gli amici-nemici di mille tuffi dai cuscini. Nel mentre, io arrivo a casa dall'ufficio, e faccio qualcosa al volo per pranzo, perché in quel poco tempo tra il pasto, Jessica Fletcher e il recupero della tiranna, devo fare tutto. Quindi mi restano le cene, per testare e fotografare le ricette, ma finché non viene la bella bella stagione che alle 19 c'è ancora tanta luce, le foto non sono per niente invitanti. Lo so io per prima. Ci vorrebbe la luce naturale, ma non ho voglia di aspettare fino a luglio per mettere ricette. Nè di andare a prendere un faretto da puntare sul piatto per fare una foto mentre la gnoma mi guarda famelica e produce dei sonori AAAHM accompagnati da fauci spalancate per essere nutrita dalla dilei madre col cibo che costei insiste a voler fotografare.

E quindi sappiate che la foto di oggi non rende giustizia al piatto.

Insomma, tutto questo per dire che sì, oggi posto una ricetta Godzilla-approved. Una ricetta semplicissima peraltro. E vegetariana.

Sformatini di ceci e spinaci

Ve l'avevo detto che la foto in notturna non è il massimo, vero?

Ingredienti:
230g di ceci già cotti
300g di spinaci o erbette
160g di carota
50g di pangrattato
30g di parmigiano
20g di olio extravergine di oliva

Procedimento:

Preriscaldare il forno.

Pulire le carote come d'abitudine, tagliarle a pezzettoni. Frullare tutto assieme. Aggiustare con un'aggiunta di pangrattato se il composto è troppo troppo molle.

*assaggiate ed aggiustate di sale secondo i vostri gusti - io li faccio così, un po' di sapido arriva dal parmigiano e per il resto noi mangiamo con poco sale*


Prendere sei pirottini di alluminio, ungerli leggermente, versare il composto e pressarlo bene.

Infornare a 180°C per 30 minuti, poi rovesciarli sui piatti.

Noi li abbiamo mangiati accompagnandoli con un'insalata mista e pomodorini all'aceto balsamico, ma facendo mezza dose in più, potrebbero bastare anche da soli!

Qui un pelo meglio!

27 aprile 2015

Capricci e novità

E niente, la mia vita è piena di novità.
Pullula novità.
Ricchi premi, novità e cotillons!

Ma andiamo con ordine.

Novità numero uno: sono a dieta. 
Strano, direte voi, proprio una novità nuovissima. Sono talmente a dieta che tra sabato e lunedì ho mangiato pizza tre volte in tre giorni. Dietissima. Sìsìsìsì.
Insomma la dieta fallisce in continuazione ma io me lo dico e me lo ridico, che sto a dieta. Ho anche costretto il Biondo che conquista a portare su la cyclette dal garage. Inutile dire che l'ho usata due volte in due settimane (complice anche un'infiammazione del tendine d'achille) e che è diventata terreno di conquista di Godzilla che insiste a cercare di arrampicarvisi.

Novità numero due: ho adottato Osvalda. 
Osvalda (la furiosa) è un pezzo di pasta madre che mi è stata spacciata, anzi, data in affido, da un'amica. L'Osvalda è furiosa, perché mangia e fa le puzze furiosamente. E voi direte, bleah. E io dico, embé le puzze mi servono, le puzze accrescono il mio impasto. Più puzze per tutti!




Novità numero tre: sono dotata di BIMBY. 
L'ho detto mille volte. Ho giurato e spergiurato, che mai, mai avrei ceduto alle lusinghe del bimby. Ma proprio mai! Chi sa cucinare non ne ha bisogno, bla bla bla. Toglie il gusto di far da mangiare, bla bla bla!

E infatti. Coerente fino alla fine, non solo l'ho preso ma ne sono anche felice. Ecco. Ora vediamo tra quanto tempo prenderò l'altra cosa che giuro e spergiuro che non prenderò, il Fresco!


10 dicembre 2014

Menu Capricciosi: Pasta cremosa ai pisellini

Oggi non ho fatto la spesa, e non avevo molto in frigo. Dei formaggi che non bastavano per tutti... Apro il freezer alla ricerca di ispirazione e trovo dei pisellini biologici surgelati. Vada per i pisellini!


Ingredienti:
150g di pasta
2 tazze di pisellini surgelati
100g di robiola
2 cucchiai di philadelphia
parmigiano
Olio

Mettiamo su l'acqua per la pasta ed un secondo pentolino piccino picciò. Nel pentolino piccolo, appena l'acqua bolle, versiamo un pizzico di sale (opzionale, regolatevi di sale in base a quali formaggi usate nella salsa) e metà dei pisellini surgelati e li cuciniamo secondo la tempistica normale (4-6 minuti nel mio caso), Scolare e versare nel bicchiere del minipimer, frullare con i formaggi da finire (nel mio caso, una robiola da 100g, due cucchiai di Philadelphia, e un pezzo di parmigiano) e mezzo bicchiere scarso d'acqua, e poi versare in una padella. Ridurre a fuoco vivace mentre aspettiamo la pasta.

Quando l'acqua bolle (e ricordiamoci di non guardare la pentola nell'attesa, che non bolle mai, se la guardi) buttiamo la pasta, e dopo un paio di minuti pure il resto dei piselli. Scolare la pasta un pelo al dente e versare direttamente nella padella con la salsa che ormai si sarà asciugata e sarà diventata appiccicosa. Un filo d'olio e voilà!

Noi mangiamo poca pasta, quindi con 150g mangiamo in tre.
Voi mettetene la quantità che vi serve :D

9 dicembre 2014

Menu Capricciosi: Frittatine al forno

Inauguro con questo post una sezione di ricette per i bambini, i Menù Capricciosi!

Perchè?

1) mi sembra un buon modo di tornare ad usare questo blog
2) mi fa comodo tenere online le ricette che mia figlia gradisce di più
3) magari potrebbero interessare a qualche altra mamma!

Iniziamo con l'ultima ricettina che ho preparato per Godzilla. Non volevo mettere la pasta come le classiche frittate di pasta al forno, quindi ho provato col bulgur. Presto proverò con la quinoa!

Frittatine al forno con bulgur e zucchine




Ingredienti:
150g bulgur
4 uova
2 zucchine
1 cucchiaio di olio EVO
parmigiano QB

Preparazione:

Preriscaldare il forno a 180/190°C 

Cucinare il bulgur come da indicazioni sul pacchetto. Grattugiare grossolanamente le zucchine, saltarle in padella con il cucchiaio di olio. Versare bulgur e zucchine cotti in una ciotola capiente. Aggiungere la quantità desiderata di parmigiano. Io non salo niente quindi il parmigiano è importante per regolare il sale. Una volta che il composto si è raffreddato a sufficienza, aggiungere le uova (in questo caso ho usato 4 rossi e 2 albumi) e mescolare. 


Prendere dei pirottini di alluminio o una teglia da muffin con le cavità unte o imburrate. Io per dosare il composto uso un porzionatore da gelato. Opzionale: una spolveratina di pangrattato. Infornare per 15 minuti e poi dorare sotto al grill per ulteriori 2 minuti.


Con queste dosi vengono 12 frittatine basse. Con un po' di verdura di contorno, basta per due adulti ed un cucciolo :) 

GNAM!

25 marzo 2014

Capriccio: Reloaded


Chevvelodico a fare, è marzo. Sto a dieta. Come ogni anno in primavera. 

Quest'anno è peggio, però, perché coi chili della gravidanza sul groppone. E già non ero magra di mio, mò sto messa peggio che mai!! Mia figlia ha 8 mesi e ancora non scorazza in giro per casa, quindi per ora la mia attività fisica si riduce ad una natura morta di passeggiata con lattante e passeggino, e due orette di acquagym alla settimana.

Sopra: come non mi vedrete mai

L'ellittica magari la spolvero in aprile, quando finisco i lavori in casa. 

Sì perché dovrebbe arrivarmi l'armadio nuovo tra qualche settimana quindi sto lavorando per svuotare quello vecchio e separare le varie categorie. Invernale ed estivo, penserete voi? No: vestiti che mi entrano ancora (pochi), vestiti che non mi entrano più (tanti), vestiti che non mi entreranno mai più (un bel po'), vestiti che forse prima di rientrare a me, andranno bene a mia figlia (che mestizia). E quindi mi sono munita di un po' di compactors XXL e via andare, tengo fuori una ventina di magliette, due tute, due jeans, calzini mutande e due reggibudini, e tutto il resto lo compatto, che non voglio trovarmi in un delirio di vestiti ovunque all'ultimo momento...

Sopra: questa cosa qui che struca i vestiti mi salverà dalla pazzia

Quindi se mi incrociate in questo periodo e sono vestita come un viandante in pieno camino de Santiago (quello vero, non quello che si fa oggi, che fai 1km a piedi e il resto in auto e ti danno un certificato), sapete perché. 

Eh bon insomma comunque dieta. Ho rispolverato quella della mia nutrizionista, perché voglio dimagrire prima di tornare da lei, che mi vergogno di quanto ho preso in allattamento. Un po' contorto, lo so, è come fare le pulizie prima che venga la signora delle pulizie perché non vuoi che sappia quanto sei casinara davvero... I primi chiletti stanno andando giù ma piaaaaaaaano... E quindi! Cosa potete aspettarvi da codesto blog qualora io lo riprendessi in mano SUL SERIO?

Ricette light, credo. Storie di ordinaria follia con una bellissima lattante, sicuramente.
Fuffa. Tantissima fuffa. Quella mi viene benissimo!

A presto (?)

12 agosto 2013

A volte le capricciose ritornano, e con una sorpresina!

Ciao Amichi, passavo di qua!

E' talmente tanto che non posto un delirio di onnipotenza qui che nel frattempo ho fatto in tempo a fare un figlio. Tanto per dire. E' che ho talmente tante cose di cui gnegnarmi che non mi basta il tempo e finisco a non scriverle!

La gnegna regna sovrana!

Magari tornerò per raccontarvi (=ammorbarvi con) le mirabolanti avventure della maternità.

O anche no!

^___________^

15 gennaio 2013

Capriccio tardivo

E' tantissimo che non scrivo qui. Come ogni volta che ho aperto un blog, ho peccato di pigrizia dopo lo slancio iniziale.

Dovrei riprenderti in mano, capriccio! Tante cose sono cambiate dall'ultimo post!

9 maggio 2012

Capriccio Fitness!

Dopo un periodo in cui ho mangiato veramente male, ma male male, il fitness ha ripreso possesso di me. 

Quelle possessioni brevi ma intense, leggermente dannose. Quelle che ti prendono verso maggio quando ti rendi conto che è quasi estate e no, non è la prova costume che ti preoccupa, non vai al mare dall'estate del '23, ma devi correre ai ripari perché presto sarà caldo e morirai della perdita dei liquidi dovuta alla sudorazione che ti autoimponi coprendo le parti di te che non ti piacciono anche se fuori ci sono 50 gradi all'ombra. E nel mio caso, ciò implica l'uso di un burqa, almeno. 

Un anno questa possessione si è palesata sotto forma di improvviso amore per la cyclette, che giace inutilizzata da mesi. Anzi, non è vero che è inutilizzata, è un ottimo appendiabiti.

Una cyclette appendiabiti nel suo habitat naturale
(non è la mia, comunque)

Un anno si è tramutata in un improvviso istinto di fare addominali. Tanti, tantissimi. Portando quindi a dolori lancinanti ogni volta che:
1)  ridevo 
2)  ero in seduta plenaria sul wc (!) 
3) ridevo durante la seduta plenaria sul wc (chi non legge fumetti mentre è seduto sul cesso scagli la prima pietra!)

Quest'anno si è esplicitata nel ritorno di fiamma con la mia dieta ed in un nuovo tentativo di bere almeno 1,5 l di acqua al giorno (con conseguenti corse alla toilette ogni 10 minuti!).

E nel download di un'app per il monitoraggio del peso sul cellulare. 

Arzilla come una vecchietta che beve l'acqua di cui non ricordo la marca - ma spero capiate ugualmente - inserisco il peso attuale. L'altezza. Il target ponderale. E la lascio là qualche giorno. Perché pesarsi ogni due minuti è da pazze e scarica solo la batteria della bilancia. Almeno così dicono.

Stamattina mi peso perché l'app me lo ricorda - ehi cicciona, è ora dell'umiliazione! Ok non me lo dice così, ma io lo percepisco così lo stesso.

Quindi inserisco il peso nuovo. E l'app mi delizia con una notizia: 

DI QUESTO PASSO RAGGIUNGERAI IL TARGET PONDERALE 
NELL'AGOSTO DEL 2013. 

HAHAHAHAHAHAHAAAAA!

Non ce la potrò mai fare! Muoio!!!

25 aprile 2012

Capriccio su Hunger Games.

Conoscete The Hunger Games? Se non lo conoscete, conoscetevelo. (uhahà!)



No, daaaaai, ve lo imparo un po' io così facciamo prima, che se lo andate a cercare su Wiki ovunque vi caschi l'occhietto da triglia c'è uno spoiler ad attendervi e vi rovinate la lettura o il film: è una serie di tre romanzi di fantascienza per ragazzi - o young adult. Leggermente post-apocalittici. Decisamente distopici. Ben fatti, secondo me. Ambientati in un futuro non precisato, post-bellico. Alla Kenshiro, haha! Con anche un triangolo amoroso, per gli amanti del genere, ma la prima che risponde con "TEAM PEETA" o "TEAM GALE" si becca uno scatolone di libracci di Stephanie Meyer in testa. No, sul serio. A costo di comprarli (o prenderli in prestito dalla biblioteca, che io a quella là non dò nemmanco un euro dei miei sudati soldini) solo per tirarveli dietro.

Insomma, com'è, come non è, ne hanno fatto un film, e  ne faranno sicuramente almeno un altro. Il primo film ovviamente nel resto del mondo è uscito settimane fa e qui arriva il primo maggio. Negli Stati Uniti (e non solo) sta andando benissimo - ma proprio benissimo! Eppure è solo qualche giorno che vedo e sento spot in TV e radio. Quindi, nel dubbio che nessun cinema lo passasse qui, la settimana scorsa mi sono recata presso il mio solito multisala a chiedere informazioni al riguardo ("lo passerete? nella pagina "prossimamente" non è contemplato eppure ci sono film da aprile a DICEMBRE 2012") e mi sono sentita rispondere che non l'hanno mai sentito, e vista la mia evidente sorpresa, hanno aggiunto: 

"il successo negli Stati Uniti non vuol dire niente, 
perché si sa che gli americani hanno gusti discutibili."

Scusami, scortese, maleducata mentecatta, ad un CLIENTE dici che il film che le interessa abbastanza da venirti a chiedere se lo passerete due settimane prima dell'uscita probabilmente è una merda perché è un film americano? Sei di una stupidità sconfinata. Giro i tacchi e me ne vado.

Passa una settimana e passa anche l'incazzatura. Oggi vado a fare la spesa al supermercato adiacente al cinema e penso, "ohibò, l'hanno pubblicato sulla pagina FB, hanno messo un misero cartelloncino, ed ora appare sul sito "in super anteprima", li avranno 'sti cazzo di biglietti?!" (proprio questo ho pensato, con questa commistione di Ohibò e di turpiloquio)

Faccio la fila. Eh sì, perché sfortuna vuole che oggi facciano anche l'anteprima di Avengers. Quindi per la prima volta in anni (aah come si stava meglio quando si stava peggio) noto che c'è tanta gente, quindi mando mio marito in avanscoperta al ristorante sotto al cinema ad ordinare la cena ("ciccio, sono le nove, ora che arriviamo a casa e ceniamo... dai mangiamo un boccone qui"). Alla fine arriva il mio turno e chiedo tutta bella pimpante: 

"2 biglietti per Hunger Games, proiezione del TRENTA (t r e n t a bello scandito, vedi mai che si confonda) aprile, ORE VENTIDUE E TRENTA (anche questo bello scandito, proprio v e n t i d u e e t r e n t a)"
"non c'è."
"guarda, mi pare strano che non ci sia, è nel vostro sito nella programmazione di questo cinema, spettacolo unico, non ti puoi sbagliare"
"no no, non c'è"
"..."
"ho la fila di gente, aspetta un po' più in là mentre lo cerco" (e intanto si mette a fare i biglietti di quelli in fila dopo di me, e non cerca una beneamata!)

Dopo un po' ovviamente mi stufo di stare lì ad aspettare e stimo che la mia cena sia quasi al tavolo, quindi mi dirigo al ristorante, mi siedo, e quasi subito arriva il cibo. Mangiamo, io con un'incazzatura addosso che ogni boccone mi va di traverso. Finiamo il pasto ed usciamo, e ritorniamo in biglietteria. Mi rimetto in fila. Ancora. Terza volta che mi metto in fila per questo film, spero che sia FAVOLOSO. Convergiamo verso la seconda cassa, ora aperta, con un gemito di sollievo, finché non ci accorgiamo che è quella per il ritiro delle prenotazioni.

Proferisco cose irripetibili, sommessamente, sotto i folti, fulvi, fluenti baffi (memo: domani ceretta baffetto). Arriva il mio turno, atteso con pazienza ormai quasi certosina. Tento un sorriso e butto là un casualissimo "Beh, l'hai trovato??" (carico di ogni insulto sottinteso possibile ed immaginabile)
"no!"
A quel punto con gli occhi iniettati di sangue tiro fuori il cellulare.
"QUESTO FILM QUI, VEDI (idiota)? Questa è la pagina del sito di questo cinema, di questa catena, quindi, ripeti con me: HUNGER GAMES." E ANCORA NON LO TROVAVA.

Poi la misericordiosa collega della cassa accanto deve aver intuito che mancava veramente poco che spaccassi il vetro con un pugno e l'ha aiutata a trovare lo spettacolo. Che era lì, ovviamente. Era sempre stato lì. Sempre.

EUREKA, UNA DELLE DUE HA IL POLLICE OPPONIBILE! Ecco quindi trovato lo spettacolo. Aspettandomi il peggio le dico già proprio la fila che voglio e a che punto. Passano i minuti. Armeggia al computer.

"in alto o in centro?"
*groan* In ceeentro, a metà.

E poi il coup de théâtre:
"gli occhialini li hai?" (non è in 3D, cazzomarino, NON E' IN STRAMALEDETTO 3D)
"eh eh non mi servono, ne ho da rivendere io a voi!" (malcelato odio, malsimulata simpatia, sono un libro aperto, ciononostante la risposta è chiaramente un no).
E mi passa due paia di occhialini.
"no, non mi servono!"
Si riprende i dannati occhialini, mi dà i biglietti e il resto, e prima di andarmene assesto il colpo di grazia:
"Scusami, tra l'altro, sapete gli orari per Laputa domani?"
"eh?"
"Laputa... Eh... IL CASTELLO NEL CIELO"
"ah no ancora no" (come "ancora no", SONO LE DIECI DI SERA, LAPUTA E' DOMANI, E NON SAPETE ANCORA A CHE ORAAAAH?!)

N'altra volta mi faccio un'ora di auto, pur di non tornare da questi. Altrochè! (sì, certo, con quello che costa la benzina e quello che beve la tua auto... cerrrrrrrrto!)

Insomma... And may the odds be ever in my favour!


Aggiornamento I: 
Perché la stordita ha pensato che fosse in 3D? Perché il biglietto costava 11 deliziosi euro. Mi è già successo, quando sono andata a vedere Biancaneve usciva di mercoledì ed invece del biglietto tariffa infrasettimanale mi hanno fatto pagare l'intero - è un espediente becero. 


Ora invece è una truffa - perché hanno aggiunto uno spettacolo, PRIMA di quello per cui ho preso i biglietti io, che doveva essere "spettacolo unico in anteprima" (eh sai che anteprima, esce il giorno prima dell'uscita ufficiale...)


E tra l'altro, di Laputa nessuna traccia. E' guerra.


Aggiornamento II: 
Sapete perché mi hanno fatto pagare 11 euro per il biglietto? Perché la persona che me l'ha fatto è una completa rintronata! Oggi finalmente sono andata a vedere Laputa, e visto che c'ero sono andata a chiedere come mai il biglietto costasse 11 euro nonostante fosse dichiarato sulla pagina di FB della catena che quello spettacolo era a prezzo normale, e mi hanno semplicemente rimborsato la differenza. 


Tregua? 


Forse.

29 marzo 2012

Capriccio di Mezz'età

E così è passato un altro compleanno, e sono ufficialmente in crisi di mezza età.

In realtà sono ufficialmente in crisi di mezza età da giorni, da quando siamo andati ad una bellissima fiera piena  di piante e fiori e giardini e tosaerba e casette di legno e cibi regionali e mobili da giardino e semenze e roseti e olive di ogni foggia e misura e focacce pugliesi e varie ed eventuali. E, spinta dal sacro fuoco del giardinaggio estremo, ho deciso di riprovarci, con le peonie. Ovviamente una radice nuda, cioè una porzione di radici tuberose prese da una pianta "madre". In vaso, in terrazzo, tentativo già fallito l'anno scorso. Stessa fiera, stesso  fiore.

Lo so, lo so, la peonia andrebbe interrata, ma io non è che posso fà i miracoli, se vivo in appartamento! 

Comunque, riporto fedelmente il dialogo con il venditore di cotal peonia: 

"signò, ma in vaso le peonie... dica a suo figlio, qua *indicando la persona alla mia sinistra* di giocare al gratta e vinci così le compra una casa con giardino"
"...........si riferisce PER CASO A MIO MARITO?" *indicando la stessa persona alla mia sinistra*
"ma avrà 14 o 15 anni!!!"

Strabuzzo gli occhi, faccio due conti mentalmente e stimo che mi sta comunque dando dai 40 ai 45 anni, accenno una risata vagamente isterica e medito se infilargliela giù in gola la radice della peonia.

Decido che non vale la pena sporcarsi le mani e che ci penserà il Karma (che è una brutta bestia), e me ne vado fingendo di aver incassato il colpo BENISSIMO, ma profondamente ferita nell'orgoglio. Mio marito sembra mio figlio, perché è giovane lui, o sono io che mi porto male i miei anni, e sembro sua madre? Ovviamente il giorno dopo sono corsa a comprare un'antirughe.

Per il resto non è stato un gran compleanno - non riuscire a trovare un giorno in cui i tuoi amici siano disponibili per festeggiare, anche con quasi un mese di preavviso, e con l'elasticità di proporre il weekend prima e/o quello dopo il giorno fatidico non aiuta. Certo è normale che tutti abbiano i loro impegni, ma sarebbe stato più facile invitare Obama, il Papa e Lady Gaga.

Insomma è stato un giorno un po' così.

NB: Leggo che Lady Gaga fa gli anni il mio stesso giorno. Mi sento usurpata.
Poi guardo quanti anni compie. Ne compie molti meno di me, ma ne dimostra molti di più.

28 marzo, 12:43 Lady Gaga nella foto pubblicata sul suo profilo twitter con il messaggio 'Passate una buona giornata!

E per la prima volta da quando ho aperto gli occhi ieri mattina, ho sorriso. 

25 marzo 2012

CAPRICette ad Occhio: Pasta con la bieta

Oggi ritorno dopo una lunga pausa con una ricetta! Tanto per cambiare un po'. Una ricetta semplicissima e completamente "ad occhio", tra l'altro, dove l'unica cosa che peso è la pasta (perché ho dei limiti molto chiari per i carboidrati nella dieta)...

Ogni tanto tento di inserire nella nostra alimentazione una verdura nuova. Ovviamente non posso inserirne troppe in una volta se no c'è un senso di disorientamento alimentare che è deleterio e porta ad odiare le nuove verdure. La verdura del momento è la bieta. E quindi via con il ricettino!

Pasta con bieta, pomodorini e pancetta stufata


Ingredienti per due persone (che sono sempre a dieta come noi):
150g di pasta (90 per mio marito, 60 per me)
un bel cespone di bieta
pomodorini
un paio di fette di pancetta stufata (tagliata grossa in modo da farla a cubetti)
misto per soffritto surgelato q.b.
1 cucchiaio di olio extravergine

Mettiamo sul fuoco una bella pentola d'acqua capiente, e mentre aspettiamo che l'acqua bolla, versiamo il cucchiaio di olio extravergine ed il misto per soffritto in una padella capiente e facciamo andare per qualche minuto.

Ora ci possiamo occupare di lavare, curare e tagliare a pezzettoni la bieta, poi saliamo l'acqua che nel frattempo si spera sia giunta ad ebollizione, e ci tuffiamo la bieta, che sbollenteremo per 2/3 minuti.

Scoliamo la bieta (io la tiro su con la schiumarola) e, importantissimo, teniamo l'acqua di cottura, perché ora ci butteremo la pasta!

Mentre la pasta cuoce, aggiungiamo al misto che soffrigge a fuoco medio in padella, nell'ordine, la pancetta a pezzetti, i pomodorini tagliati in pezzettoni (a metà o in 4 spicchi è già abbastanza, senza stare ad impazzire!), e la bieta sbollentata. Saltiamo il tutto in padella finché non è pronta la pasta e poi aggiungiamo pure quella - io la scolo un minutino prima in modo che finisca la cottura col condimento - una grattata di pepe nero, e via in tavola.

Questa ricetta è tranquillamente fattibile in versione veg, togliendo la pancetta (ed aggiustando un po' di sale, dato che io a parte quello nell'acqua non ne uso perché sfrutto il sapido della pancetta).