2 novembre 2015

La Biblioteca di Godzilla: Prendi e scopri

Se mi conoscete un po' lo sapete, io amo i libri. 

Amo anche il Kindle per ovvie ragioni di spazio e perché per ora mi impedisce di arrivare a quel punto di non ritorno che coincide col momento in cui mia madre vorrebbe chiamare Sepolti in casa, ma sento comunque forte il fascino della carta stampata. E questa cosa è passata lungo il cordone ombelicale ed è rimasta appiccicata a mia figlia, che ha una sua libreria personale, e quando le dici che le leggi l'ultimo libro, ti porta il dizionario.

Quindi inauguriamo una piccola sezione di consigli, review, recensioni di libri per bambini. Casomai vi aiutasse.

Il libro di oggi è uno dei preferiti del momento, si chiama Prendi e scopri (ed. Fatatrac)


Girando le solide pagine di cartoncino ben spesso, il bambino trova una forma da prendere, e da rimettere nello spazio apposito nella pagina successiva. Le forme assumono significati diversi in base al contesto in cui le si inserisce (ad esempio, un quadrato rosso si "rompe" in due triangoli uguali, che nella pagina successiva diventano i tetti di due casette). Una volta arrivati alla fine, il bambino rifà il libro al contrario, rimettendo le fustelle nella prima pagina (ed è divertente sia in un senso che nell'altro). Un libro bellissimo che libera la fantasia.

16 ottobre 2015

A trip down memory lane: Il manuale di Nonna Papera

Ehi, voi! Sì, proprio voi! 

Ce l'avevate questo? 


Proprio lui, il manuale di Nonna Papera. 

Lo so che ce l'avevate. Non mentite.

Sono anni ed anni che la mia copia originale è dispersa chissà dove nei meandri della casa delle bambole (casa di mia madre).

EBBENE.

Per mia grande, spropositata, abnorme letizia, è appena stato ripubblicato. Identico, così com'era. 

Ne ho agguantata una copia tuffandomi nello scatolone alla Giunti prima ancora che potessero tirarli fuori. Un tuffo nel passato. All'improvviso ho di nuovo 8 anni, ho una frangetta improbabile e la mia alimentazione consiste principalmente di prodotti Mulino Bianco (ah, i bei tempi in cui non gliene fregava una beneamata a nessuno dell'olio di palma!)

E niente, ve lo volevo dire e ve l'ho detto

22 settembre 2015

Menù capricciosi: polpette di melanzane

Poche cose in questa casa riscuotono lo stesso successo delle polpette. Elenchiamole: 

Peppa pig
Paw patrol ('GNOLINI!" MAMY, 'GNOLINI!")
Il gatto (a tratti)
I pirati (specialmente quelli nel mar dei sargassi che hanno una zattera fatta di assi)
I dinosauri
Aprire la porta del bagno mentre mamma è sul wc (presto disciplina olimpica)

Insomma, cose così. 

Nemmeno la pizza è così gradita. Giuro. Quindi qui si mangia ogni variazione delle polpette.

Questa ricetta proviene in origine da un libro di ricette Bimby ma ho apportato vari cambiamenti: eliminato aglio, calate uova, aggiunta ricotta, il pecorino è diventato parmigiano, aumentate melanzane. Punto a farla diventare una ricetta vegana ma ci vorranno varie prove, eventualmente la ripubblicherò.

L'interno resta abbastanza morbido.

Oggi per noi (quindi anche per voi): 

Polpette di melanzane



Ingredienti:
1 bella melanzana (circa 300g)
150g+50g di pangrattato
100g di parmigiano
100g di ricotta (circa)
1 uovo
q.b. Prezzemolo
q.b. Olio extravergine di oliva
q.b. Carota e cipolla


Io le faccio col bimby ma nulla vi vieta di farle con una pentola ed un frullatore. 

Scaldare un goccino d'olio in padella, e aggiungere carota e cipolla tritate fine fine.
Fare insaporire per qualche minuto. 
Aggiungere le melanzane tagliate a dadini, e un pizzico di sale. 

Cucinare le melanzane per una decina di minuti. 

Quando sono cotte (e spappolose), metterle in un frullatore con i 150g di pangrattato, il parmigiano, l'uovo, la ricotta, il prezzemolo tritato. 

Frullare. 

Viene un impasto appiccicosetto. Con due cucchiaini da té, prendere l'impasto e fare delle pallette, come se faceste delle quenelle, Come, cosa sono le quenelle? Chiedetelo a google, chiedetelo! No dai, scherzavo.



Sono queste, si fanno con due cucchiai, ma invece che dal lato lungo, io maneggio l'impasto dal lato corto, affinché vengano tondine e non ovali, poi, così come sono, le butto nel pangrattato, le copro e solo dopo le appalletto tra le mani.

Insomma faccio 'ste pallette e le metto in forno a 180°C per venti minuti. 

Per comodità io le metto in una teglia da mini muffin, mi piace perché è ordinato e in cottura collassano un po' e sembrano dei funghetti! 

5 agosto 2015

Menù capricciosi: Gnocchi di ceci



Pepperepè! 

Torniamo con una ricettina.

In questa casa gli gnocchi sono apprezzati, i ceci non tanto, ma l'unione delle due cose, gli gnocchi di ceci, sono apprezzatissimi!

Gnocchi di ceci


Ingredienti:
400g di ceci sgocciolati,
150g di farina 0,
sale qb,
acqua (opzionale)
e il condimento che preferite!

Io uso il bimby ma un frullatore qualsiasi va bene.
Frullare i ceci col sale, poi aggiungere la farina e frullare ancora un po'. Io aggiungo anche un po' d'acqua per una consistenza migliore quando devo lavorare l'impasto. Due/tre cucchiai da tavola, non ne serve molta, ma vado ad occhio.

Per chi ha il bimby: dopo aver frullato faccio andare 2/3 minuti modalità spiga, l'impasto guadagna molto in malleabilità rispetto a quando non lo faccio.

Versare il composto sul piano di lavoro, lavorarlo con le mani a forma di palla e poi in salsicciotti. Tagliare i salsicciotti a tocchetti.

Far riposare per un'ora su un telo leggermente infarinato.

Cucinarli in acqua bollente salata, e tirarli su con la schiumarola quando affiorano, come gli gnocchi di patate.

Condire secondo i vostri gusti, e voilà!

28 aprile 2015

Menù capricciosi: sformatini di ceci e spinaci

Ma che succede? Due post in due giorni consecutivi? Avrà la febbra? La lebbra? No, amichi. Io attraverso delle fasi di improvviso YEAHHHH seguite da mesi di NONONO. Sostanzialmente, ciclotimia da blog. Ogni tanto mi ringalluzzisco e torno, poi mi riperdo in altre millemila cose.

Per i post delle ricette della gnoma, ci sono comunque dei caveat.

In primis, essa si nutre principalmente al nido. Spuntino, pranzo, merenda si svolgono in questo particolare habitat, con gli amici-nemici di mille tuffi dai cuscini. Nel mentre, io arrivo a casa dall'ufficio, e faccio qualcosa al volo per pranzo, perché in quel poco tempo tra il pasto, Jessica Fletcher e il recupero della tiranna, devo fare tutto. Quindi mi restano le cene, per testare e fotografare le ricette, ma finché non viene la bella bella stagione che alle 19 c'è ancora tanta luce, le foto non sono per niente invitanti. Lo so io per prima. Ci vorrebbe la luce naturale, ma non ho voglia di aspettare fino a luglio per mettere ricette. Nè di andare a prendere un faretto da puntare sul piatto per fare una foto mentre la gnoma mi guarda famelica e produce dei sonori AAAHM accompagnati da fauci spalancate per essere nutrita dalla dilei madre col cibo che costei insiste a voler fotografare.

E quindi sappiate che la foto di oggi non rende giustizia al piatto.

Insomma, tutto questo per dire che sì, oggi posto una ricetta Godzilla-approved. Una ricetta semplicissima peraltro. E vegetariana.

Sformatini di ceci e spinaci

Ve l'avevo detto che la foto in notturna non è il massimo, vero?

Ingredienti:
230g di ceci già cotti
300g di spinaci o erbette
160g di carota
50g di pangrattato
30g di parmigiano
20g di olio extravergine di oliva

Procedimento:

Preriscaldare il forno.

Pulire le carote come d'abitudine, tagliarle a pezzettoni. Frullare tutto assieme. Aggiustare con un'aggiunta di pangrattato se il composto è troppo troppo molle.

*assaggiate ed aggiustate di sale secondo i vostri gusti - io li faccio così, un po' di sapido arriva dal parmigiano e per il resto noi mangiamo con poco sale*


Prendere sei pirottini di alluminio, ungerli leggermente, versare il composto e pressarlo bene.

Infornare a 180°C per 30 minuti, poi rovesciarli sui piatti.

Noi li abbiamo mangiati accompagnandoli con un'insalata mista e pomodorini all'aceto balsamico, ma facendo mezza dose in più, potrebbero bastare anche da soli!

Qui un pelo meglio!

27 aprile 2015

Capricci e novità

E niente, la mia vita è piena di novità.
Pullula novità.
Ricchi premi, novità e cotillons!

Ma andiamo con ordine.

Novità numero uno: sono a dieta. 
Strano, direte voi, proprio una novità nuovissima. Sono talmente a dieta che tra sabato e lunedì ho mangiato pizza tre volte in tre giorni. Dietissima. Sìsìsìsì.
Insomma la dieta fallisce in continuazione ma io me lo dico e me lo ridico, che sto a dieta. Ho anche costretto il Biondo che conquista a portare su la cyclette dal garage. Inutile dire che l'ho usata due volte in due settimane (complice anche un'infiammazione del tendine d'achille) e che è diventata terreno di conquista di Godzilla che insiste a cercare di arrampicarvisi.

Novità numero due: ho adottato Osvalda. 
Osvalda (la furiosa) è un pezzo di pasta madre che mi è stata spacciata, anzi, data in affido, da un'amica. L'Osvalda è furiosa, perché mangia e fa le puzze furiosamente. E voi direte, bleah. E io dico, embé le puzze mi servono, le puzze accrescono il mio impasto. Più puzze per tutti!




Novità numero tre: sono dotata di BIMBY. 
L'ho detto mille volte. Ho giurato e spergiurato, che mai, mai avrei ceduto alle lusinghe del bimby. Ma proprio mai! Chi sa cucinare non ne ha bisogno, bla bla bla. Toglie il gusto di far da mangiare, bla bla bla!

E infatti. Coerente fino alla fine, non solo l'ho preso ma ne sono anche felice. Ecco. Ora vediamo tra quanto tempo prenderò l'altra cosa che giuro e spergiuro che non prenderò, il Fresco!