31 agosto 2011

CC: Escursioni III


Per Istanbul abbiamo scelto un'escursione tra le più lunghe, d'altronde era IL motivo principale della scelta di questo viaggio.

I posti che abbiamo visitato sono me-ra-vi-glio-si. La Moschea Blu (Sultan Ahmet camii) coi suoi sei minareti e le favolose maioliche che rivestono l'interno, e lampadari enormi di ferro battuto sorretti dai mille fili che scendono direttamente dalla cupola; Hagia Sophia, prima basilica, poi moschea, ora museo, tutta oro, bianco, blu, coi mosaici miracolosi ed i marmi preziosi e le colonne di porfido, il palazzo Topkapi ed i tesori in esso contenuti! Il tutto completato da un pranzo tipico turco nel ristorante sotto il palazzo Topkapi!

Sultan Ahmet camii

La guida era una signora mite di mezza età con una eVVe moscissima, con capelli rosso scuro ed una grande propensione verso gli accessori fucsia - che se la Sirenetta mi ha confermato qualcosa, è che le rosse col rosa acceso sono un NONO. Questa escursione l'avevamo prenotata già prima di partire tramite l'agenzia, e non era confermata per gli anglofoni, quindi siamo finiti con gli italiani.

Bene, è stato un incubo. Mi sono vergognata dei nostri connazionali.
Maleducati, rumorosi, degni di tutte le etichette che ci affibbiano all'estero. Mai che arrivassero puntuali ai punti di ritrovo. Mai che ascoltassero quella povera donna. A fumare dove non si fuma, a far foto col flash dove non solo non si può usare il flash ma non si possono fare foto PER NIENTE.

La nostra sciuretta ha guadagnato almeno 143 capelli bianchi in più con questo gruppo.
Il top è stato raggiunto (o il fondo è stato raschiato, fate vobis) in due occasioni:

1) le escursioni in Turchia prevedevano da contratto una sosta di qualche minuto presso un esercizio commerciale locale - un outlet di prodotti di pelle, o uno di tappeti. Nessuno compra mai niente in questi outlet ma è un modo per promuovere la loro economia. Non ci vedo niente di male, ti offrono un bicchiere di thé alla mela, ti siedi qualche minuto in un posto con aria condizionata, ti mostrano cosa producono e ti dicono qualcosa sul come, e poi via per la tua strada.

Questa comitiva di italiani pur di non "perdere tempo" a vedere i tappeti ha maltrattato la guida finché non ha ceduto e ci ha portati direttamente al gran bazaar. Siamo stati l'unica comitiva che non ci è andata. E perchè poi? Per avere 15 minuti liberi in più. Nel gran bazaar, direte voi? NO, nel gran bazaar sono rimasti solo per qualche minuto. Per andare da Starbucks. Scusate, siete vergognosi. Starbucks!?! STARBUCKS?!?

2) acciocché tutti sentissero le spiegazioni fornite anche quando il gruppo si muoveva, all'arrivo in corriera la sciuretta ha consegnato delle radioline con auricolare, e lei parlava nel trasmettitore in modo che sentissimo tutti. Al termine dell'escursione, ha chiesto cortesemente che si salisse uno alla volta in corriera e che si restituisse la radiolina al conducente in modo che nessuna andasse persa. Che hanno fatto? Si sono tolti le radioline, le hanno raccolte a gruppetti di due, tre, quattro, cinque, e le hanno date in mano al conducente che così non faceva in tempo a controllare che coincidessero col numero di persone che lo superavano - perché non aspettavano che contasse né le radioline, né loro! Quindi ne mancavano due all'appello. Preoccupatissima, la sciuretta ci informa che per ogni radiolina smarrita la guida stessa deve sborsare 125 euro per ricomprarla, e chiede di ricontrollare. Un stronzo, perdonatemi il francesismo, se l'era tenuta al collo. Lo vedo, gli dico di restituirla, mi guarda come se mi volesse ammazzare (ma dimmi poi cosa te ne fai di una sola, e senza trasmittente?) e la restituisce.

Parte la pantomima del "oddio ne manca ancora una" - e questi invece di collaborare con una persona visibilmente preoccupata (lo stipendio medio di una guida è di 350 euro, ci aveva detto prima, fornendo informazioni generali sulla Turchia oggi, immaginatevi l'impatto di dover rimborsare una radiolina?), ed uno dietro di me comincia a dire "Quesssshta ci shta offendendo, ci vuole fare la cressshta" - come, ci vuole fare la cresta, cretino di un idiota di un deficiente, li deve sborsare LEI, non li RICEVE i 125 euro! Alla fine si è ricordata di averne messa una di scorta in borsa in caso a qualcuno si scaricasse la batteria durante l'escursione, ma almeno due volte sono stata a tanto così da mandare a quel paese lo sciocco maleducato dietro di me.


2 commenti:

  1. oh ma starbucks è sempre in mezzo ai maroni...e che palle sta tendenza.
    °__° ma manco alle medie da me erano così maleducati con le guide.

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  2. Starbucks ha rotto il cazzoooooo! XD

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